E’ difficile trovare le parole di fronte alla tragica morte di una ragazza di 23 anni, lo è ancora di più se con quella ragazza hai condiviso un’esperienza di vita rallegrandoti intimamente della spontaneità e della trasparenza tipica di quella età.
Durante la mia segreteria avevo da subito individuato in lei la persona più vicina al mio modo di pensare, le avevo affidato un ruolo di riferimento per i giovani, mi piaceva pensare a lei come futuro segretario in un tempo non tanto lontano. Mi avevano colpito la sua schiettezza, il coraggio di esprimere sempre la propria opinione ed un’innata capacità di cogliere istantaneamente gli stati d’animo di ciascuno.
Miky riassumeva in quel contesto gran parte di ciò che di bello vedevo intorno a me ed ancora oggi, a distanza di tempo dalle mie dimissioni, se penso a quel periodo il primo pensiero è per lei. Per me rappresentava un piccolo tesoro da proteggere e se possibile valorizzare. Non mi era sfuggito infatti il suo bisogno di trovare persone di cui potersi fidare, di cui avere fiducia, una fiducia che personalmente credo di non avere mai tradito.
La ricordo con affetto correre a scusarsi per essere arrivata in ritardo ad un corso che avevamo organizzato perché gli avevano “solo” rubato l’auto, o andare via con la bottiglia vuota dell’aperitivo che le avevo offerto in un briefing improvvisato, o ancora arrivare a votare al rinnovo del coordinamento all’ultimo secondo prendendosi gioco amabilmente delle mie ansie.
E’ stata l’unica persona che ho sentito prima della riunione che ha determinato le mie dimissioni e, quando mi ha espresso con franchezza un’idea diversa dalla mia, l’ho invitata a votarmi contro senza esitazione pur sapendo che avrei potuto condizionarla e che quel voto poteva essere determinante. Miky infatti veniva prima di tutto.
Abbiamo continuato a tenerci in contatto anche dopo che le strade si erano separate attraverso i social networks. Ne seguivo a distanza con affetto le evoluzioni e le avventure, rappresentando tra l’altro per me un’istruttiva e simpatica finestra sul mondo giovanile, con i suoi sogni ed i suoi disagi.
Improvvisamente però quella fiamma si è spenta, in maniera tragica e profondamente ingiusta. Mi mancherà, ci mancherà.
A tutti coloro che l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene il compito di tenerne viva la memoria, se è vero come è vero che una persona è veramente morta solo quando l’ultima persona che l’ha conosciuta non c’è più. A noi tutti il compito di stringerci amorevolmente intorno ai suoi genitori ed ai suoi familiari.
Ciao Miky
Felice Marino
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